lunedì 2 agosto 2010

Intelligenza

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(immagine dal web)

“L’intelligenza costituisce soprattutto la più alta forma di adattamento dell’organismo all’ambiente”

(J. Piaget)

Che cos’è l’intelligenza?
Cosa distingue una persona “intelligente” da una che non lo è?
Io non sono una psicologa, ho solo letto qualche libro ai tempi in cui studiavo per il concorso di abilitazione all’insegnamento. Ogni tanto leggo ancora qualcosina, testi leggeri, però, niente di complicato. Non ho mai letto Freud, per intenderci.
Insomma, la maggior parte delle mie nozioni di psicologia viene da osservazioni empiriche.

Per esempio: ieri sera ho avuto una curiosa conversazione con uno studente universitario. Uno che dà esami di letteratura greca, e con un certo successo. Quindi, in teoria, niente affatto uno stupido, anzi.
Beh, la conversazione verteva su un argomento che a me sembrava semplice, eppure non riuscivamo ad intenderci. Ad un certo punto, lui mi ha freddata con una frase che mi sono sentita ripetere troppo spesso nella mia vita: “Pensi troppo” questo era il succo, anche se non ricordo le parole esatte “complichi le cose, sei esagerata”.

Ci sono rimasta male, lo ammetto.

Poi, oggi, è successa un’altra cosa, che mi ha dato da pensare. Ero a pranzo dai miei, e c’erano altri ospiti, tra cui una ragazzina di 17 anni. La conosco, si fa per dire, da quando era molto piccola, e non mi è mai sembrata particolarmente sveglia.
Ebbene, mentre parlavamo, se n’è uscita con delle considerazioni sulla politica, niente affatto stupide, anzi. (la ripetizione è voluta N. d. A.)

Credo che in famiglia non parlino molto di quegli argomenti, ma lei aveva fatto delle esperienze, a scuola, e ne aveva tratto delle considerazioni logiche. Mi ha fatto molta tenerezza, perché con il suo vocabolario limitato e le sue scarse conoscenze di storia, mi ha spiegato il suo pensiero, una teoria che, per quanto semplice, alla maggior parte degli adulti di mia conoscenza non passa neppure per l’anticamera del cervello, nonostante si tratti di qualcosa che sta sotto gli occhi di tutti.

E allora mi sono detta che il mondo in cui viviamo, la società, le persone, sono molto, molto più complesse di quanto ci si renda conto. Persino io, che mi ritrovo appiccicata addosso l’etichetta di “donna complicata” da decenni, riesco a stupirmi ancora, a trovare variabili che non avevo considerato… e mi succede di continuo.

E così, torniamo alla domanda iniziale: chi è lo stupido e chi è l’intelligente?
Io non lo so se sono una persona intelligente. Stando alla definizione di Piaget, mi pare di no… dato che spesso ad adattarmi al mio ambiente faccio molta, ma molta fatica.
Mi consola il fatto che, a quanto ricordi, gli scienziati che studiano in questo settore non sono ancora riusciti a dare dell’intelligenza una definizione univoca e universalmente accettata. Se qualcuno è più aggiornato di me in questo campo, e la definizione nel frattempo fosse uscita fuori, me lo dica, per cortesia, così colmerò finalmente una delle mie tante lacune…

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3 commenti:

  1. Non penso esista una definizione univoca per identificare l'intelligenza e soprattutto il suo uso.Ritengo che sia un mix di saggezza, equilibrio e cuore nelle diverse situazioni della vita.Non adeguamento puro e semplice.Monica

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